IL CALCIO

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Il calcio è uno sport di squadra, praticato con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte, da due squadre composte da 11 giocatori.La Coppa del Mondo FIFA, che si tiene ogni 4 anni, è l'evento più importante del calcio mondiale. Fu inaugurata nel 1930 da Jules Rimet, al tempo presidente della FIFA: nel formato attuale, la fase finale è giocata da 32 squadre nazionali.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_%28sport%29

LA STORIA

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Il predecessore più simile al calcio attuale, di cui si hanno tracce fin dal II e III secolo a.C., fu il cinese tsu' chu o cuju (蹴鞠, cùjú letteralmente "palla spinta con il piede"), nel quale si doveva calciare una palla, riempita con piume e capelli, tra due canne di bambù: la porta non superava i 30–40 cm di larghezza. Circa 500 o 600 anni dopo, in Giappone si giocava il kemari (tuttora praticato), nel quale l'obiettivo dei giocatori, disposti in cerchio, era evitare che la palla toccasse terra.La patria del calcio moderno fu quindi l'Inghilterra, e in particolare i college britannici. Il calcio nacque infatti come sport d'élite: il football fu inizialmente praticato dai giovani delle scuole più ricche e nelle università.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_%28sport%29

CINA

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La Cina è una Repubblica popolare in cui il potere è esercitato dal solo Partito Comunista Cinese. Il governo ha sede nella capitale Pechino.Data la sua vasta superficie, la Cina è il terzo Paese più grande del mondo. Il paesaggio della Cina è vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell'arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L'Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall'Asia centrale. Il Fiume Azzurro e il Fiume Giallo, rispettivamente il terzo e il sesto più lunghi del mondo, scorrono dall'altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l'oceano Pacifico è lunga circa 14.500 chilometri ed è delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Cina

YAN PEI MING, Marilyn 2003

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Cenni biograficiArtista di fama internazionale, Yan Pei-Ming nasce a Shangai (Repubblica Popolare Cinese) nel 1960. Figlio della rivoluzione culturale diviene pittore di propaganda sotto il regime maoista prima di emigrare nel 1981 in Francia, dove studia prima all'Ecole nationale des Beaux-Arts di Dijon e poi all'Institut des Hautes Etudes en Art Plastique di Parigi.Sin dall'inizio della sua carriera Pei-Ming si distingue per l'interesse per la figura umana e per il genere del ritratto.Il metodo di lavoro di Yan Pei-Ming: pennellate vibranti contro la tela e una disciplina che include una pratica ossessiva della serie, la ripetizione del soggetto, la monocromia e una serie di costrizioni orarie auto-imposte che avvicinano la sua attività pittorica, un intenso interagire con la tela quasi fosse una lotta tra sé e l'opera, ai precetti della pratica marziale orientale.Un altro aspetto importante è la tecnica con cui l'artista lavora, ossia la pittura, che di per sé evoca qualcosa di classico e antico. In realtà la sua pittura, materica e realizzata con pennellate violente, è un ponte tra Oriente, terra di origine, e Occidente, terra di appartenenza culturale. Le grandi tele a olio con cui Pei-Ming si è distinto sulla scena internazionale - quasi monocrome in nero, bianco o rosso, che rappresentano soggetti ricorrenti della politica come Mao Tse Tung, dello star system come Bruce Lee o religiosi come il Papa, la Madonna o il Buddha – o la famosa Marilyn Monroe sono realizzate, infatti, con una tecnica propria della tradizione occidentale che l'artista dipinge unicamente nel suo studio a Digione, mentre gli acquarelli, creati solo quando si trova a Shangai, rimandano alla tradizione pittorica orientale.Yan Peï-Ming ha mostrato il suo lavoro alla Bien­nale di Venezia nel 2003 e alla Bien­nale di Sevilla nel 2006. La Hon­olulu Acad­emy of Arts e il National Gallery of Aus­tralia sono tra le collezioni pub­bliche che hanno lavori di Yan Peï-Ming. Il 12 feb­braio del 2009 The Funeral of Mona Lisa è stata mostrata al Lou­vre nella stanza accanto alla Gio­conda orig­i­nale fino al 18 mag­gio 2009. Questa mostra è senza dub­bio l’atto più provo­ca­to­rio e spet­ta­co­lare di Yan Peï-Ming. Nella sala dietro la Gio­conda, il quadro icon­ico famoso in tutto il mondo e con­sid­er­ato essere l’apice della bellezza e l’attrazione prin­ci­pale del museo più vis­i­tato del mondo, Yan Peï-Ming ha instal­lato una serie di enormi tele che con­sis­te­vano in repliche della Gio­conda nel cen­tro e ritratti del padre di Ming e l’artista stesso in uno stato di morte. I quadri — intensi, inqui­etanti, ma anche mis­te­riosi — cre­ano un’esperienza asso­lu­ta­mente sub­lime per il pub­blico.SITOGRAFIA:www.gamec.it/it/mostre/yan-pei-ming-con-yan-pei-minghttp://www.looklateral.com/artist/yan-pei-ming/

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ANDY WARHOL , MARILYN 1967

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Andy Warhol, (Pittsburgh, 6 agosto 1928 –New York, 22 febbraio 1987) è stato un pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e montatore statunitense, figura predominante del movimento della Pop art ed uno dei più influenti artisti del XX secolo.La sua attività artistica conta tantissime opere, che produceva in serie con l'ausilio dell'impianto serigrafico.La ripetizione era il suo metodo di successo: su grosse tele riproduceva moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori (prevalentemente vivaci e forti). Prendendo immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali (famose le sue bottiglie di Coca Cola) o immagini d'impatto come incidenti stradali o sedie elettriche, che rappresentava proprio con la ripetizione dell'immagine stessa su vasta scala, riusciva a fare una operazione tecnica simile all'industria. Attraverso la riproducibilità l'opera perde l'aura ("aureola" come quella che circonda le immagini dei santi) dell'unicità e dell'irripetibilità.SITOGRAFIA:https://it.wikipedia.org/wiki/Andy_Warhol

POP ART

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La pop art è una corrente artistica della seconda metà del XX secoloche deriva dalla parola inglese "popular art", ovvero arte popolare (con un'accezione del termine diversa dall'uso comune). Questa nuova forma d'arte rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e anche ai linguaggi della società dei consumi e si è posta la sfida di cambiare dai vincoli delle vecchie tradizioni artistiche.È infatti un'arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, la riproduzione in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma completamente spogliato da quella carica anarchica e provocatoria. La sfrontata mercificazione dell'uomo moderno, l'ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo eletto a sistema di vita, il fumetto quale unico, residuo veicolo di comunicazione scritta, sono i fenomeni dai quali gli artisti pop attingono le loro motivazioni. In altre parole, la pop art attinge i propri soggetti dall'universo del quotidiano (in questo senso arte popolare) – in specie della società americana – e fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per tutti assolutamente noti e riconoscibili.SITOGRAFIA:https://it.wikipedia.org/wiki/Pop_art

CALCIO ITALIANO

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Il campionato italiano di calcio è un insieme di tornei nazionali e regionali istituiti dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio(FIGC). La Lega Nazionale Professionisti Serie A organizza e dirige il maggiore campionato, la Serie A, mentre la Lega Nazionale Professionisti Borganizza e dirige la Serie B.La Lega Italiana Calcio Professionistico sovrintende allo svolgimento del campionato di Lega Pro, il più basso torneo professionistico.I campionati sono organizzati in un girone all'italiana a doppio turno, in cui le squadre si affrontano due volte a campi invertiti. Il punteggio in classifica è così assegnato: 3 punti per la vittoria, nessun punto per la sconfitta, 1 punto a testa per il pareggio.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_italiano_di_calcio

GOAL, 1956

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GOALIl portiere caduto alla difesaultima vana, contro terra celala faccia, a non veder l’amara luce.Il compagno in ginocchio che l’inducecon parole e con mano, a rilevarsi,scopre pieni di lacrime i suoi occhi.La folla - unita ebrezza - per trabocchinel campo. Intorno al vincitore stanno,al suo collo si gettano i fratelli.Pochi momenti come questo belli,a quanti l’odio consuma e l’amore,è dato, sotto il cielo, di vedere.Presso la rete inviolata il portiere- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,con la persona vi è rimasta sola.La sua gioia si fa una capriola,si fa baci che manda di lontano.Della festa - egli dice - anch’io son parte.La poesia mette in evidenza il momento più importante della partita, quello del goal che risolve il gioco di squadra in un confronto diretto fra l’attaccante e il portiere.SITOGRAFIAhttp://balbruno.altervista.org/index-725.html

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UMBERTO SABA, 1883-1957

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Umberto Saba nasce a Trieste nel 1883. L’abbandono della famiglia da parte del padre prima della sua nascita, le apprensioni della madre, di origine ebrea, l’affetto eccessivo della balia slovena saranno momenti sempre ricordati e sviscerati nella sua poesia, che si caratterizza subito come autobiografica.La carriera scolastica è irregolare; la sua giovinezza, agitata da problemi prima familiari e poi razziali – egli vive nel ghetto di Trieste –, trova un rifugio nella fantasia e in quelle che egli poi definì «le sterminate letture d’infanzia». Le prime prove poetiche sono caratterizzate da parole semplici e da ritmi cantabili, ma in realtà dietro quella superficie si nascondono tanti dolori. Un suo verso, infatti, recita: «Quante rose a nascondere un abisso!».Quando è in età di poterlo fare, lascia il cognome paterno (Poli) come segno di ostilità verso il padre e sceglie lo pseudonimo di Saba – parola ebraica che significa «pane» – in omaggio alla mamma.Nel 1905 si trasferisce a Firenze, dove prende contatto con gli ambienti intellettuali della città, tra cui la rivista La voce, ma i rapporti sono di reciproca incomprensione. Nel 1909 torna a stabilirsi a Trieste e sposa Carolina Wölfler, da cui l’anno seguente avrà la figlia Linuccia. Nel 1911 esce a spese del poeta il primo libro di versi, Poesie.Dopo la Prima guerra mondiale, alla quale partecipa ricoprendo ruoli amministrativi e di retroguardia, Saba rileva a Trieste una bella libreria antiquaria che gli consentirà di vivere modestamente per tutta la vita e di dedicarsi alla produzione poetica. Nel 1921, con il marchio editoriale della libreria, pubblica il Canzoniere, che comprende tutte le liriche composte fino ad allora. Le più particolari sono quelle in cui il poeta paragona con un tono affettuoso e delicato l’uomo agli animali: identifica sé stesso con una capra; la moglie con una serie di bestie, come una bianca pollastra, una giovenca e una rondine; i militari con giovani cani.Nel 1929 si sottopone a una terapia psicoanalitica con il dottor Edoardo Weiss, allievo di Sigmund Freud, per curare una nevrosi da cui era afflitto. La conoscenza delle teorie freudiane gli conferma alcune sue intuizioni sull’importanza delle esperienze infantili nella formazione della personalità, e di conseguenza la psicoanalisi gli appare come uno strumento fondamentale per la conoscenza dell’animo umano.Nel 1945 esce il secondo libro del Canzoniere, nel quale confluiscono le raccolte poetiche successive al 1921: tra esse troviamo Il piccolo Berto, dove il poeta analizza i traumi della sua infanzia attraverso un immaginario dialogo tra il Saba adulto e il Saba bambino.Nel 1938, in seguito all’introduzione delle leggi razziali, aveva dovuto abbandonare Trieste e rifugiarsi a Parigi. Le persecuzioni contro gli Ebrei, la Seconda guerra mondiale e la crisi triestina dell’immediato dopoguerra aggiungono motivi sociali e politici all’infelicità del poeta. Sono esperienze che tornano insistenti nelle ultime raccolte di poesie, riunite nella terza parte del Canzoniere. Tra esse però troviamo anche le Cinque poesie per il gioco del calcio, attraverso le quali Saba realizza il desiderio di non sentirsi, per una volta, solitario tra gli uomini, e di riuscire a condividere con loro una passione. Sono pure l’occasione di riparlare dei ragazzi, del loro amore per i calciatori, e di ricordare le pulsioni e le delusioni della propria infanzia.A Trieste Saba trascorre gli ultimi anni della vita con prolungati ricoveri in clinica, dovuti alla sua nevrosi, resa più acuta dalla perdita della moglie. Compone ancora delle raccolte di versi e un romanzo rimasto incompiuto, Ernesto. Muore a Gorizia nel 1957.SITOGRAFIAhttp://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-saba_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

JUVENTUS

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La Juventus Football Club (dal latino: iuventūs, «gioventù»), meglio nota come Juventus (/juˈvɛntus/), è una società calcistica italiana per azioni con sede nella città di Torino. Fondata nel 1897 da un gruppo di studenti liceali locali e originariamente costituita come un'associazione polisportiva,[1] la Juve è la seconda organizzazione calcistica per anzianità tra quelle tuttora attive, dopo il Genoa (1893),[2] la più titolata e con maggior tradizione del Paese oltreché una delle più blasonate al mondo con un primato di 61 trofei ufficiali vinti, tra cui il primato di 32 titoli di campione d'Italia e 11 in competizioni UEFA.[3] Milita nel campionato di Serie A, la massima categoria nazionale, a cui ha preso parte pressoché stabilmente sin dall'esordio nel 1900, eccezion fatta per la stagione 2006-07. Dopo aver indossando durante il primo triennio d'attività una divisa rosanero, adottò l'attuale tenuta di gioco bianca e nera a strisce verticali, presto divenuta tra le più iconiche a livello internazionale.[4]Legata fin dal 1923 alla famiglia Agnelli, dando vita al primo e più duraturo sodalizio imprenditoriale-sportivo in Italia,[5] attraverso un peculiare modello gestionale instaurato nel frattempo la Juventus divenne la prima società sportiva italiana a raggiungere uno status professionistico ante litteram[6] nonché la prima in Europa a vincere nel 1985 tutte e tre le maggiori competizioni continentali: la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA;[7] coi successivi trionfi nella Supercoppa UEFA 1984, nella Coppa Intercontinentale 1985 e nella Coppa Intertoto 1999 divenne ulteriormente la prima e tuttora unica al mondo ad aver conquistato tutti i trofei ufficiali della propria confederazione di appartenenza.[8]SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Juventus_Football_Club

TERRENO DI GIOCO

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Il terreno di gioco, ovvero la superficie rettangolare è delimitata dalle linee laterali e di porta: è delimitato con strisce bianche, che contribuiscono anche alla segnatura delle due aree di rigore, del centrocampo, e delle aree d'angolo. Al centro di ciascun lato minore del terreno di gioco sono situate le porte.La lunghezza del terreno di gioco in partite internazionali deve essere tra i 100 e i 110 metri, e la larghezza tra i 64 e i 75 metri. Per le altre partite i limiti sono un po' più elastici: dai 90 ai 120 metri di lunghezza e tra i 45 e i 90 metri di larghezza. La forma del campo deve essere comunque rettangolare, con linee laterali più lunghe delle linee di porta.Il campo è diviso in due metà da una linea mediana che passa attraverso il centro del campo e incontra il centro di ciascuna linea laterale. Nel punto del centrocampo è tracciata una circonferenza con raggio di 9,15 metri. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate due linee distanti 5,50 metri da ciascun palo e sono unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di porta. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate altre due linee distanti 16,50 metri da ciascun palo unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di rigore. Al centro dell'area di rigore c'è un punto distante 11 metri dal centro della porta, il dischetto del calcio di rigore. Fuori l'area di rigore è disegnato un arco distante 9,15 metri dal punto del calcio di rigore.Ad ogni angolo del campo è collocata una bandierina di altezza inferiore a 1,5 metri. All'interno di ogni angolo del campo è disegnato un quarto di cerchio con un raggio di 1 metro. Una porta con due pali verticali e una traversa orizzontale è collocata al centro della linea di porta. Il materiale della porta deve essere tale da non causare pericolo ai giocatori e deve essere di colore bianco. La distanza tra i pali deve essere di 7,32 metri e la distanza dal bordo inferiore della traversa al suolo deve essere di 2,44 metri. Pali e traversa hanno uno spessore non superiore ai 12 cm.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_%28sport%29

INNO NAZIONALE

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L'Inno nazionale della Repubblica Italiana è il Canto degli Italiani, conosciuto anche come Fratelli d'Italia o l'Inno di Mameli. Scritto da Goffredo Mameli e musicato dal maestro Michele Novaro fu adottato in via provvisoria il 12 ottobre 1946 per diventare definitivo solo il 16 novembre 2005.Goffredo Mameli, patriota e poeta italiano, nacque a Genova nel 1827 e morì a Roma nel 1849 alla giovane età di 22 anni durante i combattimenti per la difesa della Repubblica Romana.Compose molti canti patriottici fra cui il sonetto A Carlo Alberto, le odi Ai fratelli Bandiera e Dante e l'Italia, le cantiche La battaglia di Marengo, La buona novella e l'inno Canto degli Italiani.SITOGRAFIAhttp://www.tuttitalia.it/inno-nazionale/

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ATTIVITA' FISICA: gli infortuni

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Durante una partita di calcio possono avvenire contrasti, a volte anche molto duri e per questo si verificano infortuni. Tra i più noti ci sono le distorsioni, le lussazioni e le rotture dei crociati.Le distorsioni, che avvengono soprattutto nella caviglia, avvengono con un grave spostamento delle ossa e di conseguenza si tirano i legamenti e poi ritornano al loro posto.Nelle lussazioni, soprattutto nelle spalle, le ossa si spostano ma non ritornano al loro posto e i legamenti si rompono, come degli elastici. Le lussazioni sono da trattare in proto soccorso, mentre quando si ha una distorsione la si può curare anche a casa togliendo gli indumenti stretti come calzetti e scarpe, nel caso della caviglia, e poi fare un bendaggio non troppo stretto in cui ci deve passare almeno un dito e sopra ci si deve mette un po' di ghiaccio, ma MAI a contatto con la pelle.Parlando della rottura del crociato si può dire che il modo più comune per romperselo è la botta diretta al ginocchio. Capita a volte che il ginocchio sia forzato in una posizione anomala il che può esitare nella rottura di uno o più legamenti.Tuttavia, la maggior parte delle rotture del LCA (legamento crociato anteriore) in realtà può avvenire senza che vi sia contatto tra il ginocchio ed un altro oggetto. Questi traumi senza contatto si verificano quando l'atleta effettua dei cambi di direzione molto veloci o quando atterra con il ginocchio in iperestensione dopo un salto. Questi movimenti sono comuni per tutti gli sport di agilità.

FONDAMENTALI

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Per fondamentali si intendono tutti quei gesti che un calciatore può effettuare una volta in possesso del pallone.I giocatori di calcio dovrebbero essere in grado di controllare i palloni che ricevono. Il modo più semplice è di solito fermare la palla, in questo caso, la sfera deve essere situata nella posizione ideale per il movimento successivo. I giocatori più esperti possono utilizzare il primo tocco muovendosi rapidamente in avanti, o passandola al compagno di prima.Il metodo più classico è quello di stoppare il pallone, si tratta di una azione ampiamente utilizzata nel corso di un incontro al fine di ricevere la palla, controllarla e passarla per sviluppare azioni offensive. Stoppando il pallone si riesce a controllarlo pienamente tra i piedi, perdendo velocità, ciò però garantisce una gestione successiva più accurata.Si può anche ricorrere a una via di mezzo fra lo stop e il controllo di prima, rallentando quindi leggermente la palla. Il controllo della palla al livello del suolo può essere effettuato con l'interno del piede, o con la suola, con la punta in su e facendo scattare la palla tra la pianta e il suolo. Nelle palle alte, vengono utilizzati di più il petto o la testa per controllare il pallone, ma anche i piedi con un salto del giocatore.PassaggioIl passaggio è l'azione che viene eseguita più spesso in una partita di calcio, principalmente si divide in due categorie: corto e lungo.TiroI giocatori devono avere molto equilibrio nel momento in cui devono calciare verso la porta avversaria. I tiri dovrebbero essere precisi e potenti, ma generalmente non si riesce ad ottenere precisione e potenza allo stesso tempo. La scelta fra la precisione o la potenza dipende dunque dalla situazione e dalle caratteristiche del giocatore.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_%28sport%29

CALCIO E GUERRA

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Il 1943 è un anno difficile per l'Italia.Luigi Ridolfi firma le dimissioni da Presidente della Federcalcio.Il fascismo aveva trasformato i calciatori in professionisti: i due mondiali vinti dall'Italia nel 1934 e nel 1938 avevano alimentato la propaganda. Nell'estate '43 il calcio finisce in effetti 'nel pallone': i giocatori allo sbando vengono liberati dalle società. Eppure, nei campi di concentramento come sotto i bombardamenti, la passione sopravvive: si gioca.Con questo spirito l'italia apprende la notizia dell'avvio del campionato '43-'44: sarà un regionale misto voluto dalla Repubblica di Salò. Quello che è stato definito 'il medioevo del calcio' abbracciava l'italia dal Nord fino al Lazio.Il 27 novembre 1943 viene presentato il comunicato ufficiale: il campionato si gioca, con un sistema 'misto', squadre di A, B, e C in un'unica serie divisa in gironi regionali. Le finaliste si sarebbero poi incontrate in un girone unico.Per favorire la partecipazione al campionato, viene emanata la norma sul 'nulla osta', che consente ai giocatori di esercitare anche al di fuori della loro società di appartenenza.Sarà un campionato goliardico per i giovani giocatori che grazie al calcio potranno scampare la guerra,  giocato a singhiozzo tra i bombardamenti e i coprifuoco; un campionato indimenticabile.Le piccole squadre si mettono in luce, favorite dai problemi organizzativi e logistici delle formazioni più grandi.Si gioca tra due fuochi: a Nord i tedeschi e Salò, a Sud gli alleati. L'avanzamento del fronte mette fuori combattimento le squadre romane.La partita decisiva è Torino - La Spezia, da giocare a Milano. L'allenatore spezzino Ottavio Barbieri inventa per questo incontro la figura del 'libero' calcistico. Un giocatore tra il portiere e la mediana, per tappare i buchi del poco allenamento dei giocatori. È domenica 20 giugno 1944: uno storico 2-1 mette in ginocchio il favoritissimo Torino dell'allenatore Pozzo.L'8 Agosto 1944 il campionato è ufficialmente loro. Lo scudetto, però, arriverà solo il 4 Gennaio 2002.La vittoria infatti non fu equiparata a quella di un vero campionato. Solo grazie ad un'istanza presentata dal sindaco di La Spezia alla FIGC un'apposita commissione ha concesso il riconoscimento alla loro impresa, anche a memoria dei giocatori con cui la sorte fu meno generosa. Quelli che, caduti, sarebbero mancati all'appello del campionato '46.SITOGRAFIAhttp://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/spalti-di-guerra/446/default.aspx

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La II Guerra Mondiale

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La seconda guerra mondiale fu il conflitto armato che tra il 1939 e il 1945 vide contrapporsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i Paesi Alleati.Viene definito "mondiale" in quanto, così come già accaduto per la grande guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e in quello asiatico il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese.È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di 55-60 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, dei pesanti bombardamenti contro obiettivi civili effettuati da entrambe le parti in conflitto, o perché invise all'occupante: in particolare il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica e perseguì una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave.Al termine della guerra l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziatosi con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d'America; a essi si contrappose, nel pluridecennale confronto noto come "guerra fredda", l'Unione Sovietica, uscita vincitrice dal conflitto dopo essersi assunta il peso principale della guerra contro la Germania nazista. Le immani distruzioni del conflitto portarono alla nascita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.SITOGRAFIAhttps://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale

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