Guerre del Peloponneso

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Archidamo: re di Sparta che invase l'Attica nel 431 a.c;Nicia: aristocratico ateniese che firmò la pace nel 421 a.C;Alcibiade: leader dei democratici sostenitori della guerra;Lisandro: comandante spartano che occupò Atene.

Atene

Cause

Sparta

Seconda fase

durò dal 421 al 418 a.C. ed ebbe come centro la Sicilia. La pace di Nicia, che sarebbe dovuta durare cinquanta anni, resse invece poco: le due potenze rivali non si fidavano l'una dell'altra e pertanto la reciproca restituzione dei territori occupati fu rispettata solo in minima parte. Le città che avevano spinto Sparta alla guerra erano rimaste insoddisfatte. Ad Atene sulla scena politica si affermarono altri personaggi di orientamento democratico, tra i quali emerse Alcibiade, nipote di Pericle. Egli guidò una spedizione catastrofica in Sicilia a Siracusa, città filospartana, che durò dal 415 al 413 a.C: solo pochi furono i superstiti.
La profonda crisi causò il declino della democrazia ateniese, la quale fu rimpiazzata da un regime tirannico di gruppo che durò ben poco a causa di una ribellione che riportò il regime democratico nella città.
Conclusione:Nonostante alcune vittorie ateniesi, la sorte della guerra era già segnata: nel 405 a.C. il comandante Lisandro distrusse le flotte ateniesi a Egospotami, mentre gli Spartani assediavano Atene, ormai abbandonata dai suoi alleati. L'anno seguente, nel 404 a.C., Atene fu assediata.

Nel 431 a.C.-404 a.C.

Prima fase

Gli Spartani e i loro alleati, ogni estate invadevano l'Attica, la saccheggiavano e distruggevano i raccolti. Gli Ateniesi si ritiravano senza combattere all'interno delle Lunghe Mura che era il collegamento della città con il porto del Pireo, contando sulla flotta per i rifornimenti alimentari e cercando di sorprendere gli avversari con attacchi via mare. Dopo il primo anno, l'eccessiva popolazione nascosta ad Atene favorì la diffusione di un'epidemia di peste, che fece molte vittime, tra le quali anche Pericle, morto nel 429 a.C.
Ad Atene, con la scomparsa di Pericle, le tensioni della guerra resero più difficile la lotta politica tra aristocratici e democratici: gli aristocratici, erano più verso la pace, mentre i democratici, erano favorevoli alla guerra ed erano appoggiati dal demos. Dopo una decina di anni di scontri, nel 421 a.C. si giunse alla pace di Nicia, dal nome dell'aristocratico che firmò la pace.

Sparta e alcune polis alleate si sentivano minacciate dall'espansionismo di Atene, erano preoccupati e quindi si sentirono costretti alla guerra. Fu anche un conflitto di idee e politico fra democrazia e oligarchia a causa dei diversi regimi politici che si erano formati ad Atene e Sparta e nelle loro polis alleate.