Paesi Bassi

Caratteristiche politiche

Capitale: Amsterdam

Lingue ufficiali dell'UE: neerlandese

Paese membro dell'UE dal: 1º gennaio 1958

Valuta: euro. Membro della zona euro dal 1° gennaio 1999

Schengen: membro dello spazio Schengen dal 26 marzo 1995

Dati in cifre: dimensioni geografiche - popolazione - prodotto interno lordo (PIL) pro capite in SPA

Sistema politico
I Paesi Bassi sono una monarchia parlamentare costituzionale con un capo di governo (il primo ministro) e un capo di Stato (il re o la regina). Il consiglio dei ministri detiene il potere esecutivo. Il paese comprende 12 province e 388 comuni. Inoltre, si articola in 22 distretti idrografici, gestiti da uncomitato esecutivo che è competente in materia di gestione delle risorse idriche. I Paesi Bassi comprendono anche 6 paesi e territori d'oltremare nei Caraibi. Tali territori non fanno parte dell'UE.


le province

I Paesi Bassi sono divisi in 12 regioni (dette in olandese provincies) che a loro volta sono divise in 483 municipalità: Limburgo (Limburg) Brabante Settentrionale (Noord-Brabant) Zelanda (Zeeland) Olanda Settentrionale (Noord-Holland) Olanda Meridionale (Zuid-Holland) Utrecht Gheldria (Gelderland) Flevoland Overijssel Drenthe Frisia (Fryslân) Groninga (Groningen)

Storia

All'epoca dell'arrivo dei Romani, la zona era abitata da varie tribù germaniche e celtiche.

L'area a sud del fiume Reno venne inclusa nella provincia della Gallia Belgica, poi Germania inferiore. I Franchi Salici migrarono da questa regione in Gallia, per instaurare, nel Quinto secolo, la potente dinastia merovingia. In seguito nel paese si stanziarono Sassoni, Batavi, Frisoni e Franchi. Nell'VIII secolo i Paesi Bassi erano parte dell'Impero Carolingio fondato da Carlo Magno e nel X secolo del Sacro Romano Impero. L'unificazione del paese ebbe successo solo nel 1540, sotto la dominazione degli Asburgo. La Riforma protestante fu accolta con favore dalla popolazione olandese. L'imperatore Carlo V finì per accettare la situazione, ma dopo la sua abdicazione (1555) l'intransigenza del suo erede Filippo II (re di Spagna) provocò una rivolta, che scoppiò nel 1566 nelle Fiandre e dilagò poi per tutto il Paese. Il nord in parte protestante dei Paesi Bassi secedette dal sud cattolico. L'indipendenza venne dichiarata nel 1581, ma fu solo nel 1648, con la pace di Vestfalia, alla fine della Guerra dei Trent'anni, che anche la Spagna ne riconobbe l'effettiva autonomia e sovranità.

Merovingi. I Merovingi (dal nome di Meroveo, leggendario capostipite della famiglia) furono la prima dinastia dei Franchi. Le vicende dei primi personaggi della dinastia sono in gran parte leggendarie: secondo le Grandi Cronache di Francia (Grandes Chroniques de France) di Gregorio di Tours, il primo re dei Franchi sarebbe stato Faramondo (Pharamond), figlio del duca dei Franchi Marcomero (Marcomer o Marcomir). Eletto re nel 420, Faramondo avrebbe suddiviso il suo popolo in due metà, e alla testa dei Franchi Salii

LE GUERRE La guerra d'indipendenza marcò l'inizio dell'età d'oro olandese, un'età di grande prosperità economica e culturale. Nel XVII secolo gli olandesi fondarono numerose colonie in India, Indonesia, Africa e nelle Americhe, i cui commerci furono gestiti dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Tuttavia il secolo terminò con una serie di guerre che segnarono la fine dell'espansione dei Paesi Bassi.

Il successivo XVIII secolo fu relativamente tranquillo fino alla Rivoluzione francese del 1789: pochi anni dopo i francesi invasero i Paesi Bassi, dove costituirono dapprima la Repubblica Batava e poi il Regno di Olanda, fino a che non li annetterono alla Francia.

Il congresso di Vienna del 1815 restaurò i Paesi Bassi storici, cioè nord e sud furono nuovamente uniti. In questo periodo è instaurata la monarchia della Casa d'Orange. Tuttavia, i sentimenti liberali, dopo un periodo fortemente conservatore, non potevano essere ignorati. Il sud, chiamato Belgio, divenne regno a sé nel 1830 e nel 1848 i Paesi Bassi divennero una monarchia costituzionale.

I Paesi Bassi proclamarono la propria neutralità in entrambe le guerre mondiali. Nella prima guerra mondiale essa venne sostanzialmente rispettata. Invece nella seconda guerra mondiale il paese fu occupato dalla Wehrmacht nel corso della campagna di Francia. Molti furono gli ebrei deportati e le fucilazioni collettive. La liberazione giunse solo nel maggio 1945.

I Paesi Bassi restarono fino al Duemila una nazione con forti tradizioni mercantili, anche se dopo la seconda guerra mondiale iniziò a prendere piede l'industrializzazione.

Cultura e tradizioni

La più importante festa nazionale dei Paesi Bassi si celebra il, 30 Aprile ed è in onore della regina Juliana, che rimase al potere per oltre 30 anni. Durante questa giornata le strade prendono vita, si colorano con la folla che assiste alle parate ed è parte integrante di diversi eventi. Tra i luoghi di ritrovo, quello di Vondelpark dov'è possibile assistere a commedie all'aperto e a concerti di musica popolare e si possono anche acquistare souvenir e prodotti alimentari.

a

Il Karneval der Kulturen, meglio conosciuta come "Carnevale delle Culture", l'evento si svolge nella capitale olandese da 12 anni, al fine di promuovere l'unità e la tolleranza tra tutti i gruppi etnici che compongono la popolazione di questo paese. Questo festival colorato si svolge a maggio e partecipano molti gruppi folcloristici provenienti da tutto il mondo, per ricreare il pubblico con musica e eventi artistici.

r

Uno dei più conosciuti simboli dei Paesi Bassi è il costume cosiddetto "da olandesina", con la tipica cuffietta a punta, le trecce bionde e gli zoccoli di legno. Come tutti i costumi tradizionali, non viene più indossato nella vita di tutti i giorni, ma i pochi che ne possiedono uno (spesso in qualità di membri di qualche organizzazione "storica") lo sfoggiano solo in occasioni particolari, come feste religiose e popolari; fanno eccezione alcune località, tra le quali Staphorst, Bunschoten e Spakenburg, nelle quali buona parte delle donne anziane fa ancora uso dei costumi tradizionali.

a

Uno dei più conosciuti simboli dei Paesi Bassi è il costume cosiddetto "da olandesina", con la tipica cuffietta a punta, le trecce bionde e gli zoccoli di legno. Come tutti i costumi tradizionali, non viene più indossato nella vita di tutti i giorni, ma i pochi che ne possiedono uno (spesso in qualità di membri di qualche organizzazione "storica") lo sfoggiano solo in occasioni particolari, come feste religiose e popolari; fanno eccezione alcune località, tra le quali Staphorst, Bunschoten e Spakenburg, nelle quali buona parte delle donne anziane fa ancora uso dei costumi tradizionali.

Caratteristiche fisiche

Economia

Questo paese, privo di consistenti risorse naturali, è riuscito a raggiungere uno sviluppo economico e un benessere tra i più avanzati nel mondo

com'è messa l'Olanda dal punto di vista economico in Europa ?

L'economia dei Paesi Bassi è la sedicesima al mondo in termini di Pil nominale e la sesta in Europa

Settore primario (2%)

Si producono soprattutto cereali, patate, ortaggi, lino e fiori, soprattutto tulipani. L'allevamento bovino riveste molta importanza, poiché alimenta l'industria casearia. Produttiva anche la pesca. Nei pressi di Groninga, inoltre, sono stati trovati dei giacimenti di gas naturale.

Settore secondario (19%)

Le industrie si concentrano nella regione meridionale, dove hanno sede importanti multinazionali come la Shell e la Philips. I settori tradizionali sono quello siderurgico, meccanico, chimico, petrolchimico, cantieristico e agroalimentare.

settore terziario (79%)

È il settore più sviluppato dell'economia olandese. Le attività principali di questo settore sono il commercio, sviluppato anche grazie al porto di Rotterdam, le attività finanziare e bancarie e il turismo, diretto verso la capitale ed altre grandi città.

Invece Amsterdam ha un’economia sviluppata?

Amsterdam ha un'economia molto sviluppata come in gran parte delle città con le economie più sviluppate, il principale settore economico è quello dei servizi, che contribuisce per molto, più della metà, al PIL. In particolare sono importanti le imprese di trasporto e distribuzione, le banche e le assicurazioni.

ma Amsterdam oltre ad essere molto sviluppata economicamente e anche una città sostenibile?

Sì, Amsterdam, Grazie all'utilizzo di biciclette al posto delle auto, agli alti tassi di riciclaggio, ai tanti spazi verdi e ristoranti etici ed ecologici, è una delle città più sostenibili al mondo

Argomento principale