La Moda della Belle epoque

La Belle époque rappresenta un periodo di grande fioritura per il mondo della moda.
Il settore dell'abbigliamento, agli inizi del '900 aveva un mercato colossale sviluppato in tutta Europa e negli Stati Uniti d'America.

I più importanti centri di produzione erano in particolare Parigi e altre città francesi, come ad esempio Lione, ma emergono nuovi importanti ateliers anche nelle altre città europee: a Londra (soprattutto per la moda maschile), a Vienna, e in Italia, con i centri di Milano, Venezia, Bologna.

Da giorno, da pomeriggio, da sera, per i concerti,
per il teatro, per le corse dei cavalli, per la gita in automobile, per visite, per riunioni di famiglia, per cerimonie, per i balli, ecc.

Tra la fine del '800 e l'inizio del '900 Il settore della moda comincia a diventare uno dei più imponenti fenomeni economici del mondo occidentale. Nelle città più vivaci e moderne gli atelier dei sarti divennero i luoghi di ritrovo esclusivi dell'alta società.

Nella moda della Belle époque vennero introdotte numerose tipologie di abiti, corrispondenti alle diverse occasioni della vita quotidiana e di società. Venivano elaborati abiti:

Ognuna di queste occasioni, sottoposta a particolari regole di galateo, richiedeva modi di vestirsi diversi che entrarono in rapporto ai cambiamenti sociali e alle abitudini di vita che si definivano in quegli anni. Era quindi importante saper scegliere i giusti tessuti, colori, abbinamenti e accessori.

Con l'avvio del nuovo secolo la moda si indirizza verso la liberazione del corpo della donna da capi costrittivi, primo tra tutti il busto. Importanti conseguenze derivano infatti dal nuovo interesse per i rapporti tra moda e salute ma anche dalla nascente consapevolezza dei diritti delle donne.

Riguardo allo stile, esiste una fondamentale corrispondenza tra la moda d'inizio secolo e l'arte di quegli stessi anni: l'art Nouveau (o Modernismo) perché molti artisti progettano abiti e decorazioni di tessuti, collaborando con i sarti e con l'industria tessile.
Nel gusto complessivo si riscontra infatti una generale ispirazione al linearismo e alle curve continue, che è quella dell'Art Nouveau.

Nell'arte del primo Novecento la figura della donna viene proposta scandalosamente e provocatoriamente come un'eroina fiera della sua bellezza e consapevole del suo potere seduttivo. Nasce l'icona della femme fatale, irraggiungibile e pericolosa, trionfante ed eroica come nella Giuditta di Klimt o nella versione più inquietante e oscura dei quadri di Munch.