Leonardo da Vinci

Antonello da Messina

Pittura Fiamminga

Ritratto di 3/4

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I fiamminghi inventarono un altro modo di visualizzare il personaggio: non di profilo, non frontale, ma a tre quarti, appunto. Questo cambiamento nella rappresentazione del punto di vista, permette all'osservatore di cogliere maggiori informazioni della fisionomia di uno stesso volto. Adesso la posa del volto è a tre quarti, girato quindi a sinistra o destra guardando un punto vuoto.

Pittura a olio

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PITTURA A TEMPERA. (dal latino Temperare – mescolare) è una tecnica che si avvale dell'uso di un colore preparato mescolando pigmenti in polvere con un legante formato da un'emulsione in fase acquosa (parti oleose in minoranza che "nuotano" sospese in forma di piccole gocce nell'acqua).Le parti solubili in acqua dell'emulsione che costituiscono il colore a tempera sono: uovo, caseina, colle animali, gomme vegetali, amidi.Le parti insolubili sono: resine, cere, lacche. Per quanto riguarda l'uovo viene utilizzato intero, oppure il solo tuorlo o il solo albume.I supporti utilizzati, analogamente alla tecnica ad olio e ad altre tecniche, vengono preparati con una imprimitura che impegna entrambi i lati del supporto per evitare deformazioni causate da un differente grado di umidità tra le due superficiPITTURA A OLIO. I colori a olio, già conosciuti dall'antichità e utilizzati sicuramente nel basso medioevo, avevano alcuni difetti poiché asciugavano male rimanendo a lungo appiccicosi.I fiamminghi nel XV secolo perfezionarono e svilupparono la tecnica della pittura ad olio ponendo rimedio a questi e ad altri inconvenienti. Al contrario della tempera che asciugava rapidamente e permetteva di effettuare sfumature e passaggi di toni solo con molta difficoltà, i colori nel nuovo legante oleoso si lasciavano sfumare uno nell'altro più facilmente, rendendo possibile il procedere per successive velature, cioè per strati di colore più o meno trasparenti, che rendevano il dipinto brillante e lucido permettendo di definire la diversa consistenza delle superfici fin nei più minuti particolari. Le pitture così realizzate inoltre non abbisognavano più di essere verniciate come in passato.Tutto questo ha un fondamento scientifico: CHIMICA. Fino al Quattrocento i dipinti su tavola erano eseguiti esclusivamente a tempera, ossia con pigmento tenuto assieme da albume o chiara d’uovo sciolto in acqua. Questo però creava uno strato sulla tavola da disegno compatto e poco penetrabile dalla luce che ne alterava i colori e ne spegneva la vivacità.La tecnica ad olio permette una resa d’impareggiabile brillantezza, dal momento che i pigmenti non si opacizzano e non variano di colore una volta asciutti; il che costituisce un evidente vantaggio quanto a impatto visivo, plasticità, profondità e concretezza. Il fenomeno è possibile perchè, essicando, l’olio mantiene invariata la distanza tra ciascuna molecola di colore permettendo alla luce di filtrare ugualmente. Infatti, la tecnica ad olio, permette di rappresentare gli oggetti e le figure con potenti caratteristiche di luminosità, trasparenza e rilievo!

1) Lettura e studio dell'articolo su "Pittura a olio" 2) Pastrocchi di colori 3) Processo allo stile pittorico

Giovanni Antonio da Pesaro - Madonna della Misericordia - 1462 - Santuario Santa Maria dell'Arzilla, Pesaro

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Giovanni Antonio da Pesaro dipinge una rara effigie che coniuga l’iconografia della Madonna della Misericordia con l’iconografia bizantina, conosciuta in Italia nelle aree dov’erano maggiori i contatti con l’oriente, quale, nel nostro caso, la costa adriatica. La tavola, realizzata per il Santuario di S. Maria dell’Arzilla vicino Pesaro, di origine medievale, è firmata, datata, nonché ulteriormente storicizzata dall'indicazione dell’identità del Committente. Alla base del dipinto si trova una dettagliata iscrizione, in lettere gotiche di color rosso, che attesta: “Giovanni Antonio Pesarese ha dipinto. Ave Maria. Nell’anno del Signore 1462 il giorno 8 dicembre questa immagine di S. Maria della Misericordia commissionò la comunità di Saltara”. Giovanni da Pesaro, pur vivendo nel periodo che vide la massima espressione dell'umanesimo e della conseguente pittura prospettica, rimane fedele alla tradizione dipingendo una Madonna frontale con sfondo uniforme dorato

Piero della Francesca
- 1465-1472 circa
- 47×66 cm
- Galleria degli Uffizi, Firenze

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vedi il dipinto

ATTI PROCESSUALI

Leonardo da Vinci
- Gioconda, nota anche come Monna Lisa - 1503–1504 circa
- Museo del Louvre, Parigi

Marsilio Ficino dettaglio dell'Annuncio dell'angelo a Zaccaria, di Domenico Ghirlandaio, in Cappella Tornabuoni, Santa Maria Novella, Firenze

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Con l'avvento al potere di Cosimo de' Medici, a metà del '40, l'umanesimo fiorentino si caratterizzò per la dimensione contemplativa filosofica. L'attenzione fu rivolta all'interiorità alla comprensione dell'anima dell'uomo, dei suoi sentimenti, del senso della vita e della mortei.Marsilio Ficino fu il massimo esponente di questa filosofia. In particolare attraverso lo studio dei misteri del cosmo e delle sue immagini, Marsilio Ficino esplora l'interiorità dell'uomo.

Accademia Neoplatonica. Fu un'istituzione culturale fondata a Firenze nel 1462 da Marsilio Ficino, per incarico di Cosimo de' Medici, ed ebbe la sua sede presso Villa medicea di Careggi.

Studi di anatomia

Luca Pacioli

Il RAPPORTO AUREO La proporzione perfetta

GeoGebra: costruzione del rettangolo aureo

DE DIVINA PROPORTIONE

La successione di FIBONACCI 1 1 2 3 5 8 13 21

Ideatore di strumenti musicali

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