Foro Romano

Fori Imperiali

Foro di Nerva

Il complesso venne costruito dall'imperatore Domiziano[1]. Da una citazione di Marziale si deduce che doveva essere già stato ideato negli anni 85-86[2], ma insieme al tempio di Minerva che vi sorgeva, fu inaugurato ufficialmente nel tardo 97, dopo l'assassinio di Domiziano, dal suo successore Nerva, dal quale riprese il suo nome ufficiale

La pianta del complesso fu condizionata dallo spazio disponibile tra i complessi preesistenti: la piazza è di forma stretta ed allungata, con colonne aggettanti che decorano i muri perimetrali in sostituzione dei consueti portici. Il tempio di Minerva ne dominava l'estremità occidentale e alle spalle di questo si trova la "porticus absidata", un monumentale ingresso a pianta semicircolare creato alle spalle del tempio per l'accesso dalla Suburra.

Foro di Traiano

Costruito dall'imperatore Traiano con il bottino di guerra ricavato dalla conquista della Dacia[2] e inaugurato, secondo i Fasti ostiensi[3], nel 112, il foro si disponeva parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a quello di Augusto. Il progetto della struttura è attribuito all'architetto Apollodoro di Damasco[4].

Il complesso, che misurava 300 m di lunghezza e 185 di larghezza[5], comprendeva la piazza forense, la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana[6] e due biblioteche

L'impianto del nuovo complesso monumentale, voluto ex manubiis[2] dallo stesso Traiano per celebrare la conquista della Dacia, rese necessario un ampio lavoro di sbancamento, comportante l'eliminazione della sella montuosa che congiungeva il Campidoglio al Quirinale

Contemporaneamente al foro, anche per contenere il taglio delle pendici del Quirinale, vennero innalzati i Mercati di Traiano, un complesso di edifici con funzioni prevalentemente amministrative e di archivio, collegato alle attività che si svolgevano nel foro; fu inoltre rimaneggiato il Foro di Cesare, dove si eresse la Basilica Argentaria, e si ricostruì il tempio di Venere Genitrice[19].

Il progetto del nuovo complesso è attribuito nelle fonti antiche ad Apollodoro di Damasco[4], che aveva accompagnato Traiano nelle campagne daciche mettendo a servizio dell'imperatore le sue competenze di architetto nelle attività di supporto tecnico alle operazioni militari (come il ponte di Traiano sul Danubio). I Fasti ostiensi ci informano che il foro venne inaugurato nel 112 e la Colonna di Traiano nel 113.[3]