La parola disabile deriva dalla parola “abile” ossia capace di fare le cose, e dal termine “dis” che esprime una mancanza.1

Anni '70:
• Menomazione: Termine prevalente, con accezione medica che descriveva una perdita o alterazione di una funzione fisica o psichica.
• Handicap: Introdotto per sottolineare gli svantaggi sociali derivanti dalla menomazione, ma con una connotazione negativa che enfatizzava la limitazione.2

Anni '80 e '90:
• Emergere del concetto di "disabilità": Nasce un nuovo approccio biopsicosociale che considera la disabilità come l'interazione tra la menomazione e i fattori ambientali e sociali.2

Legge 104/1992: Introduce il termine "disabilità" e stabilisce un quadro normativo per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. 2

Caso Andrea: Un bambino coraggioso alla scoperta del mondo

Andrea è un bambino di 7 anni che frequenta la seconda elementare. È non vedente dalla nascita, ma questo non gli ha mai impedito di esplorare il mondo con curiosità e intraprendenza. Andrea è un bambino solare e vivace, sempre pronto a sorridere e ad affrontare nuove sfide. A scuola, Andrea è seguito da un'insegnante di sostegno che lo aiuta a seguire le lezioni e a svolgere i compiti. Utilizza libri in Braille per leggere e una tastiera Braille per scrivere

Andrea ama molto la natura. Gli piace passeggiare nel parco, ascoltare il canto degli uccelli e il rumore delle foglie sugli alberi. Ama anche giocare Nonostante la sua disabilità, Andrea è un alunno attento e partecipe, sempre interessato a imparare cose nuove. Ha un buon rendimento scolastico e i suoi insegnanti lo apprezzano molto per il suo impegno e la sua voglia di fare.

Oltre alla scuola, Andrea frequenta un centro educativo per bambini ciechi dove impara a muoversi autonomamente, a usare il bastone bianco e a svolgere le attività quotidiane. Al centro, Andrea ha con i suoi amici e correre all'aria aperta. L'inserimento di Andrea a scuola non è sempre stato facile. All'inizio, alcuni suoi compagni lo guardavano con diffidenza e non sapevano come interagire con lui. Ma grazie al suo carattere solare e alla sua simpatia, Andrea è riuscito a conquistare la loro fiducia e ora è uno dei bambini più amati della scuola.

Oggi:

Si è passato dall’inserimento, all’integrazione fino all’inclusione dei diversamente abili per una visione basata sui diritti e sulla dignità della persona, vi è un focus sull'inclusione e sull'abbattimento delle barriere e un accrescimento della consapevolezza del ruolo della società nel creare un ambiente accessibile3

Il concetto di "ragazzo speciale" nella disabilità ci invita a guardare oltre le apparenze e a riconoscere il valore inestimabile di ogni individuo. Significa celebrare la diversità, promuovere l'inclusione e creare una società che valorizzi le potenzialità , indipendentemente dalle loro condizioni.


La diagnosi di un disturbo dello sviluppo o di una disabilità dell'apprendimento in un ragazzo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi professionisti che svilupperà un piano diagnostico che identifichi i punti di forza e di debolezza del ragazzo.

Il manuale diagnostico utilizzato per diagnosticare un ragazzo con bisogni speciali è il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), pubblicato dall'American Psychiatric Association (APA). Il DSM-5 fornisce un quadro per la classificazione e la diagnosi di una vasta gamma di disturbi mentali, inclusi quelli che possono verificarsi nei bambini e negli adolescenti.

La loro forza, la loro resilienza e la loro capacità di superare le difficoltà sono aspetti da ammirare, spesso affrontano sfide e ostacoli che la maggior parte delle persone non può nemmeno immaginare.

L'integrazione scolastica si riferisce a un insieme di misure e interventi finalizzati a garantire il diritto all'istruzione degli alunni con disabilità, favorendone la piena inclusione nel sistema scolastico ordinario.3


L'obiettivo principale dell'integrazione scolastica è quello di creare un ambiente scolastico accogliente e inclusivo, in cui tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro diverse abilità e bisogni, possano apprendere, socializzare e crescere insieme.3

La disabilità sensoriale può causare una varietà di problemi nello sviluppo, a seconda del tipo e della gravità della disabilità.
Problemi di comunicazione e linguaggio, problemi motori e di coordinazione, problemi cognitivi e di apprendimento.5

Tipi di disabilità sensoriale:
• Disabilità visiva: La disabilità visiva può variare da una leggera perdita della vista alla cecità totale.
• Disabilità uditiva: La disabilità uditiva può variare da una leggera perdita dell'udito alla sordità totale.
• Disabilità motoria: La disabilità motoria può variare da una leggera difficoltà di movimento a una paralisi completa.
• Disabilità sensoriale multipla: Le persone con disabilità sensoriale multipla hanno due o più disabilità sensoriali.4

CECITA’
• Esistono diverse categorie di cecità:
• Cecità totale: impossibilità di percepire qualsiasi stimolo visivo.
• Cecità legale o parziale: residuo visivo inferiore a un minimo prestabilito per legge (ad esempio, 1/10 in Italia).
• Ipovisione: capacità visiva parziale, con livelli di gravità variabili (lieve, media, grave).
• Sordocecità: combinazione di cecità e sordità

Cause:
• Le cause della cecità sono numerose e possono includere:
• Malattie: cataratta, glaucoma, diabete, retinopatia pigmentosa, infezioni oculari.
• Difetti congeniti: sviluppo anomalo degli occhi o del nervo ottico.
• Traumi: incidenti, lesioni alla testa.
• Fattori ambientali: esposizione a sostanze tossiche, carenze nutrizionali

• Impatto: La cecità può avere un impatto significativo sulla vita di una persona, influenzando le attività quotidiane, l'istruzione, il lavoro e le relazioni sociali. Tuttavia, con il supporto adeguato e le tecnologie assistive , le persone cieche possono vivere una vita piena e indipendente

Barriere fisiche e di accesso: difficoltà nel muoversi in ambienti non accessibili, utilizzare mezzi di trasporto pubblici, accedere a edifici e servizi pubblici. Questo può limitare l'autonomia e la partecipazione alla vita sociale e lavorativa.6

Problemi di occupazione: difficoltà a trovare un lavoro e mantenere un'occupazione, dovute a mancanza di competenze o esperienza lavorativa, barriere fisiche sul posto di lavoro e discriminazione da parte dei datori di lavoro.6

Disabilità visiva: difficoltà a svolgere compiti che richiedono una vista acuta, come leggere o guidare.6

Disabilità uditiva: difficoltà a comunicare con gli altri o a seguire le conversazioni.6

L'evoluzione della terminologia relativa alle persone con disabilità in Italia negli ultimi decenni riflette un cambiamento significativo del modo in cui la società percepisce e approccia questa tematica 1