rNerone divenne imperatore a soli 17 anni. I primi anni del suo governo furono giudicati positivamente. Egli era sostenuto e consigliato non solo dalla madre, ma dal prefetto del pretorio Sesto Afranio Burro e dal filosofo stoico Lucio Anneo Seneca. Tuttavia, Nerone cercò ben presto di emanciparsi dall’invadenza della madre che fece uccidere nel 59; tre anni dopo fu ucciso anche Afranio Burro.Nerone (37-68). Divenne imperatore di Roma nel 54. Tirannico, dissoluto e stravagante si suicidò per evitare di essere giustiziato — Fonte: getty-imagesIncendio a Roma e persecuzione dei cristianiEgli instaurò un potere sempre più tirannico. Durante il suo impero, esplose un grandissimo incendio a Roma (nella notte tra il 18 e il 19 luglio 64). La responsabilità fu proiettata sull’imperatore che, a sua volta, la ribaltò sui cristiani. Ebbero così inizio le persecuzioni contro gli adepti di questa religione; tra le vittime ci furono Pietro e Paolo. Le devastazioni causate dall’incendio furono l’occasione per Nerone di ricostruire la città in modo più razionale. Egli decise inoltre di utilizzare materiali più sicuri (come il marmo e la pietra, non infiammabili, al posto del legno). In seguito all’incendio, Nerone iniziò la costruzione di una sua nuova residenza, la prestigiosa domus aurea.Politica militareIn campo militare, organizzò spedizioni particolarmente esose: riuscì a rendere l’Armenia uno stato vassallo di Roma; in Britannia, non solo riuscì a sedare una rivolta, ma consolidò il potere di Roma nell’area centrale e meridionale dell’isola. Nel 66 inviò il generale Tito Flavio Vespasiano a placare la rivolta esplosa in Giudea.Politica economicaIn campo economico, stabilì di diminuire la quantità di oro e di argento impiegati nella fabbricazione di monete. La svalutazione che ne seguì danneggiò in particolare i cittadini più abbienti.Caduta e morte di NeroneNumerose furono le congiure organizzate dall’aristocrazia contro l’imperatore. La repressione di quella ordita nel 65 dal senatore Gaio Calpurnio Pisone portò addirittura al suicidio Seneca. In seguite a nuove rivolte nelle province, Nerone perse ogni potere: il Senato lo dichiarò nemico pubblico. Totalmente isolato, Nerone si suicidò nel 68. Con lui ebbe fine la dinastia giulio claudia.