I GRECI E NOI
Da Atene parte la base della cultura occidentale.
Le nostre conoscenze nella filosofia, nella storia, nel teatro, nell'educazione, nell'architettura e nella matematica derivano da questa civiltà. Anche molti dei nostri vocaboli derivano dal greco.
Il loro elemento caratteristico era la razionalità nell'ambito delle attività umane, come: la filosofia, l'educazione, il teatro e la storia.
Risponde ai grandi interrogativi dell'uomo su ciò che lo circonda, infatti è una realtà aperta al dialogo e alla discussione.
I sofisti erano insegnanti a pagamento, che aiutavano i ragazzi ad esprimersi.
Dei famosi filosofi che contestavano il relativismo sono: Socrate, Platone e Aristotele.
Quest'ultimo fece l'"enciclopedia", percorso di formazione, che si divideva in tre:
il primo grado, che era la scuola primaria,elementare. Era frequentata dai 7 ai 14 anni.
Il secondo grado era la scuola secondaria, frequentata dai 14 ai 18 anni.
Per ultima l'istruzione superiore, che si svolgeva nelle scuole di retorica o di filosofia.
Significa "vedere", era simbolo della civiltà e ricorrente all'architettura della città. Aveva funzione di arricchimento culturale e un valore religioso e politico.
Gli spettacoli erano inscenati dagli abitanti della pòlis e finanziati dai più ricchi, potevano essere sia commedie che tragedie. Venivano organizzati in occasione di feste religiose.
Dei famosi poeti sono: Eschilo, Sofocle ed Euripide. Molto famoso era anche il commediografo Aristofane.
Eschilo si riferiva ad una realtà contemporanea, come nel suo libro "I persiani", che parlava dello scontro tra greci e persiani.
Significa "ricerca" ed è una disciplina scientifica. Storiografia significa "scrittura della storia". Inizialmente il racconto del passato era affidato al mito.
Dei famosi padri della storia sono Erodoto e Tucidide.
Erodoto è autore delle "Storie" che parla della guerra tra greci e persiani.
Tucidide scrisse "La guerra del Peloponneso" nel quale parla delle vicende che ha vissuto di persona.
Erodoto è famoso anche per la sua curiosità che lo spinge ad indagare
Il suo relativismo culturale lo spinge a non avere un senso di superiorità rispetto ai persiani, nonostante siano i "barbari", senza pensare che i greci siano i migliori.
Tucidide elaborò un metodo rigorosamente razionale
Il suo compito era quello di accertare la verità dei fatti, le cause di un fenomeno, analizzare le conseguenze, vagliare le sue fonti e interpretarle