Monarchie Feudali

Le monarchie feudali avevano delle caratteristiche. In primo luogo la forza militare dei sovrani si basava parzialmente sulle loro proprietà personali. Infatti le risorse economiche necessarie per la guerra o il numero di armati, dipendevano dal feudatario se era disposto a dare il proprio servizio.

Nasce una nuova caratteristica: il potere di tassazione. Il sovrano non poteva prelevare il denaro perché non esisteva una cassa del regno. I prelievi fiscali infatti venivano effettuati dei feudatari grandi e piccoli.

I sovrani avevano un potere limitato sui sudditi, in quanto l'autorità era esercitata dai signori locali.

La monarchia feudale si sviluppò in Francia. Nell' 885 la corona andò a Carlo il Grosso ma lui si dimostro incapace di questo ruolo infatti non seppe allontanare gli attacchi dei normanni. I grandi feudatari così lo deposero e salì al trono Oddone. Gli attacchi però continuavano ad esserci e finirono solo quando venne assegnato a loro un vasto territorio nella valle della Senna.

Nel 987 salì al trono Ugo Capeto. Creò un nuovo sistema per il passaggio della corona che andava solo al primogenito: la trasmissione ereditaria. Questa novità fu molto importante perché rafforzo la monarchia.

L'Inghilterra si era divisa dopo gli attacchi degli angli e dei sassoni. La conversione al cristianesimo però aveva aiutato a riunificare il paese ma l'isola però continuava a subire attacchi da parte dei normanni.Canuto il Grande sposò la figlia di uno dei capi normanni e per questo quando suo figlio morì, per rivendicare la corona c'erano anche i suoi parenti normanni. Salì al trono il duca di Normandia Guglielmo che si scontrò con Aroldo nella battaglia di Hastings.

Guglielmo il Conquistatore portò in Inghilterra le istituzioni feudali. Diede le terre ai normanni e divise il territorio in contee con a capo uno sceriffo (shire reeve). In questo modo la monarchia in Inghilterra era diversa ed era stato provato in un censimento chiamato Domesday Book.

I normanni erano in cerca di ricchezze così andarono in Italia meridionale. la Sicilia era sotto controllo degli arabi, la Puglia e la Calabria erano bizantine, Benevento e Capua longobarde, Napoli e Amalfi erano autonome. In quel periodo venivano fatte molte razzie infatti Roberto il Guiscardo attaccò la Calabria. Per sistemare la situazione, il papato arrivò all'accordo di Melfi che fece ottenere a Roberto i ducati di Puglia, Sicilia e Calabria. In questo modo il papato aveva un alleato.

Ruggero d'Altavilla voleva conquistare la Sicilia. Nel frattempo conquistò già Bari e Benevento. Prima di morire provò anche a sottrarre Costantinopoli ma dopo una vittoria contro i bizantini decise di rinunciare per concentrarsi in Italia. Suo figlio, Ruggero II completò il lavoro del padre e riuscì ad unificare a se i domini normanni. Il suo regno era diviso in varie direzioni politiche: quella degli arabi in Sicilia, la burocratica dei bizantini e quella della chiesa. Governò con molta intelligenza e infatti riuscì ad alleare a se gli uomini più potenti, i baroni.