r Il modello di Thomson dovette essere dopo pochi anni abbandonato, perché in evidente contrasto con i risultati ottenuti da una determinata esperienza compiuta da E. RUTHERFORD. Il fisico neozelandese usò le particelle alfa emesse da atomi di elio privi di elettroni prodotte da materiali radioattivi per bombardare una sottile lamina d'oro, posta davanti ad uno schermo circolare. Osservando i punti di contatto delle particelle dopo l'attraversamento della lamina , notò che la maggior parte di esse le attraversava indisturbate , mentre una piccola parte deviava leggermente e qualcuna addirittura veniva respinta. Ciò significava evidentemente che la materia fosse per la maggior parte "soffice", con all'interno dei punti solidi, duri; le particelle alfa, quindi, venivano deviate o respinte solo quando incontravano zone dure. Poiché le particelle alfa sono cariche positivamente , Rutherford dedusse che queste zone più dure fossero anch'esse cariche positivamente, provocando repulsioni delle stesse particelle. Sulla base di questi esperimenti , si basò il nuovo modello atomico dinamico. Rutherford capì poi che il nucleo non può essere formato solo da protoni, perché se cos' fosse la carica nucleare dovrebbe risultare circa uguale alla massa dell'atomo. D a questa considerazione si dedusse che il nucleo dovesse contenere altre particelle.