Qualità totaleIl Controllo qualità, approdato infine intorno agli anni sessanta al Controllo qualità totale (dapprima in Giappone con l'aiuto di esperti americani, e solo in un secondo tempo negli Stati Uniti d'America), finisce con il coinvolgere tutti gli aspetti, i momenti, i settori dell'azienda che possono incidere su sviluppo, mantenimento, miglioramento della qualità, supportando l'azienda nella finalità di far pervenire all'acquirente prodotti pienamente soddisfacenti con il minimo sforzo economico.
GeneralitàLa gestione della qualità deve prendere in considerazione: pianificazione delle attività di gestione del sistema qualità (verifiche ispettive, azioni preventive e correttive);controllo della progettazione;qualifica dei fornitori;monitoraggio della soddisfazione del cliente e gestione dei reclami (UNI ISO 10002);controllo della documentazione di sistema e delle registrazioni;controllo degli strumenti di misurazione e verifica;controllo dei prodotti/servizi;gestione dei resi (Logistica di ritorno);attività di monitoraggio di tutti i processi individuati all'interno dell'azienda;gestione di un sistema di indicatori per la valutazione dei processi;riportare e riesaminare periodicamente la direzione
GESTIONE:La gestione della qualità è l'insieme di tutte le attività effettuate nella realizzazione di un prodotto o erogazione di un servizio nonché dal personale impegnato al conseguimento degli obiettivi della politica della qualità
Sottoargomento
STORIA:I criteri organizzativi del Controllo qualità si sono evoluti nel tempo parallelamente alle trasformazioni dell'attività manifatturiera, a partire dagli ultimi decenni del 1800, quando il singolo operatore era interamente responsabile del proprio manufatto e quindi anche della sua qualità.La filosofia del Controllo qualità si è andata trasformando secondo cicli circa-ventennali in funzione delle dimensioni delle strutture produttive e delle conseguenti articolazioni organizzative del lavoro.Il Controllo qualità è divenuto dapprima responsabilità del preposto (coordinatore di un gruppo di operai), poi di ispettori indipendenti dall'organico di produzione. In un ulteriore passaggio, coincidente con la seconda guerra mondiale, ci si è dovuti affidare a metodi statistici: l'industria bellica è la protagonista del grande impulso dato a tali strumenti.