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da Mariateresa Gatto mancano 4 mesi

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LA PRIMA GUERRA MONDIALE (1915-1918)

LA PRIMA GUERRA MONDIALE (1915-1918)

Il potenziale industriale dei paesi europei, cresciuto a dismisura, viene utilizzato per la produzione di milioni di fucili, cannoni, mitragliatrici e cartucce.

Nel 1918 finisce la Prima Guerra Mondiale con la vittoria degli Alleati

Sintesi audio-video: la prima guerra mondiale
L' espressione vittoria mutilata fu coniata nel 1918 da Gabriele D'Annunzio e adottata da nazionalisti, per denunciare la mancanza di tutti i compensi territoriali che ritenevano spettassero all'Italia (la Dalmazia, la zona di Fiume, la Tracia e la Bessarabia) dopo la prima guerra mondiale a seguito del Patto di Londra ma disatteso dagli accordi del trattato di Versailles. Questo portò malcontento tra gli italiani ed insieme una gravissima crisi economica e sociale gettò le basi culturali e ideologiche del fascimo
Il trattato o patto di Versailles, è stato uno dei trattati di pace che posero ufficialmente fine alla prima guerra mondiale. Fu stipulato il 28 giugno 1919 a Versailles, in Francia. . Il trattato oltre alla restituzione e alla perdita di territori da parte della Germania e dell'Intesa prevede anche il pagamento di somme consistenti in risarcimento ai danni causati dalla guerra
Il trattato di Versailles , firmato nel giugno del 1919, fu un accordo tra i vincitori della Prima guerra mondiale che ridisegnò la mappa dell'Europa

La Germania, ormai stremata, tenta una serie di offensive, ma l'11 novembre del 1918 decide di arrendersi

L'italia sconfigge gli Austriaci nella battaglia di Vittorio Veneto. Il 4 novembre 1918 l'Austria firma l'armistizio con l'Italia

Con l'aiuto degli Stati Uniti , la Francia e la Gran Bretagna liberano i territori belgi e francesi

Mentre l’Impero russo era al collasso, i tedeschi reagiscono con l’utilizzo di sottomarini, provocando l’ingresso in guerra degli Stati Uniti

Nel 1917 in Russia scoppia una grande rivoluzione. Lo Zar Nicola II viene arrestato e il partito che sale al potere decide l'uscita dalla guerra della Russia

La guerra lampo diventa una guerra di trincea lunga e sanguinosa

LA GUERRA DI TRINCEA L'uso della trincea è documentato fin dal XVIII secolo, ma fu durante la Grande Guerra che la sua importanza nella conduzione delle operazioni e nella gestione delle truppe divenne tale da rendere la denominazione di “guerra di trincea” sinonimo di Prima guerra mondiale. La “guerra di trincea” fu la modalità di combattimento che gli eserciti dovettero adottare per far fronte alla potenza devastante degli armamenti impiegati. L'uso di cannoni e di mortai di portata crescente, la potenza degli esplosivi impiegati, la diffusione delle mitragliatrici nelle prime linee, l'impiego delle bombe a mano, la precisione dei fucili, imponero ai soldati di sottrarsi quanto possibile alla vista del nemico . Furono rapidamente abbandonate le uniformi policrome degli eserciti sette-ottocenteschi, i movimenti delle truppe lungo le strade vennero mascherati attraverso teli o barriere di frasche, soprattutto, si organizzò il campo di battaglia con una serie di percorsi scavati nel terreno per consentire lo spostamento dei soldati e la loro attività fuori alla portata del fuoco nemico o dei tiratori scelti (“cecchini”). La trincea è un'opera di fortificazione campale consistente in un fosso protetto e mimetizzato, utilizzato per proteggere i soldati nella difesa delle posizioni occupate o nella preparazione di un assalto. Il fronte risulta così composto da una serie di trincee, disposte su file parallelo e tra loro comunicanti. Il loro aspetto variava a seconda delle condizioni ambientali, del terreno, dei materiali e del tempo a disposizione dei soldati per realizzarle: solitamente erano dotati di ripari ben costruiti e strutturati; talvolta invece consistevano in scavi improvvisati e adattati alle circostanze.

L'Italia inizialmente è neutrale, non si schiera con nessuno dei paesi coinvolti nel conflitto

Il 24 maggio 1915 l' Italia entra in guerra contro l'Austria. Dopo una serie di scontri inconcludenti si giunse alla vittoria degli austro-tedeschi nella battaglia di Caporetto del 1917, ciò fece arretrare il fronte fino alle rive del fiume Piave
Il Trattato di Londra fu un accordo segreto firmato il 26 aprile 1915, stipulato tra il governo italiano ei rappresentanti della Triplice Intesa, con i quali l'Italia si impegnò a scendere in contro gli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale, in cambio di compenso territoriale
26 aprile 1915-l'Italia firma il patto di Londra

Molte nazioni scendono in guerra per non essere conquistate dalle altre o per acquisire nuovi territori

LA PRIMA GUERRA MONDIALE (1915-1918)

CAUSE DELLA GUERRA

Nei primi anni del 20° sec. andarono delineandosi due blocchi contrapposti: Francia e Gran Bretagna, da una parte, saldarono la loro alleanza nell'Intesa cordiale (1904) e portarono nel loro campo, progressivamente, Russia, Giappone e Italia; dall'altra, gli 'imperi centrali', Austria-Ungheria e Germania, legarono a loro l'Impero ottomano. Negli stessi anni le crisi internazionali si fecero ricorrenti, in particolare a seguito dell'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria-Ungheria (1908), che alimentò gli scontri nei Balcani, principale focolaio di tensione insieme con la competizione franco-tedesca , accesa dalla sconfitta francese di Sedan del 1870. La questione di Alsazia e Lorena, la rivalità navale anglo-tedesca, l'indebolimento dell'Impero ottomano dopo le guerre balcaniche e il problema degli stretti (➔ stretto), gli irredentismi balcanici, la crisi dell'Impero austro-ungarico e le aspirazioni italiane erano tutti fattori che minacciavano la pace europea. La causa scatenante della guerra fu l'assassinio, a Sarajevo, per mano di un'organizzazione patriottica e nazionalista serba, dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo, erede al trono austro-ungarico (28 giugno 1914).

Fermenti nazionalistici nell'Impero austro-ungarico, composto da gruppi etnici disparati
Rivalità anglo-tedesca per la supremazia sul mare (accordo navale franco-inglese, 1912)
Contrasti politici fra gli Stati europei (Germania-Inghilterra, Germania-Francia) porta alla corsa agli armamenti
Causa scatenante: il 28 giugno 1914 a Sarajevo, viene ucciso Francesco Ferdinando erede al trono di Austria-Ungheria, insieme alla consorte.
L'imperatore austriaco Francesco Giuseppe dichiara guerra alla Serbia

Quasi un mese dopo l'assassinio di Francesco Ferdinando, l'Austria-Ungheria inviò un duro ultimatum alla Serbia che venne rifiutata. Di conseguenza, il 28 luglio 1914, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra al Regno di Serbia determinando l'irrimediabile acquisizione della crisi e la progressiva  mobilitazione delle potenze europee per il gioco delle alleanze tra i vari stati.

SCOPPIA LA GRANDE GUERRA (in seguito PRIMA GUERRA MONDIALE)

dall'altra: gli Alleati Francia, Russia, Gran Bretagna e Serbia

Il secondo blocco era invece formato dalla Russia, che era legata sia alla Serbia per un rapporto di amicizia basato sulla comune etnia slava, sia alla Francia per la duplice intesa  stipulata nel 1894. La Gran Bretagna, ufficialmente libera da vincoli di alleanza, a seguito del riarmo tedesco aveva eliminato ogni motivo di attrito con la Russia (accordo per l'Asia del 1907) e con la Francia (entente cordiale del 1904) e poteva, quindi, considerarsi appartenente al secondo blocco.

da una parte: gli Imperi centrali Austria e Germania

Nel 1914 l'Europa risultava divisa in due blocchi contrapposti. Il primo, al centro del continente, era costituito dalla Germania e dall'Austria strettamente alleate tra loro e unite all'Italia dal debole legame della Triplice Alleanza