av Antonella La Spada för 3 årar sedan
672
Mer av detta
Come il Rinascimento dà la giusta importanza all'uomo e fa conoscere diversi punti di vista attraverso la prospettiva, così ogni studente dovrebbe darsi il giusto valore cambiando il modo di vedersi e di osservare il contesto.
L’arte nel Rinascimento mette l’uomo al centro di tutte le sue manifestazioni. La pittura e la scultura mostrano allora attenzione alle espressioni, alle forme e alle proporzioni del corpo umano; in architettura invece si realizzano edifici in cui lo spazio interno non è più quello delle grandi cattedrali gotiche , ma al contrario uno spazio “a misura d’uomo”.
Le caratteristiche principali della scultura del Rinascimento italiano erano la sua definizione come uno dei modi per acquisire conoscenza e come strumento di educazione etica del pubblico, e la sua preoccupazione di integrare l’opposizione tra l’interesse nell’osservazione diretta della Natura e i concetti estetici idealistici sviluppato dall’umanesimo. In un momento in cui l’uomo è stato posto al centro dell’universo, la sua rappresentazione ha assunto anche un ruolo centrale, con la conseguenza di fiorire i generi del nudo artistico e del ritratto, che dalla fine dell’impero romano era caduto nell’oblio. Anche il tema mitologico è stato ripreso, è stato istituito un corpus teorico per legittimare e guidare l’arte del periodo, e l’enfasi è stata posta sullo stretto legame tra la conoscenza teorica e una rigida disciplina del lavoro pratico come strumento indispensabile per la creazione di un opera d’arte qualificata.
Scultori
Michelangelo
Michelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475[2] – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano.
Protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi[3]. Personalità tanto geniale quanto irrequieta, il suo nome è legato ad alcune delle più maestose opere dell'arte occidentale, fra cui si annoverano il David, il Mosè, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, tutti considerati traguardi eccezionali dell'ingegno creativo.
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni artistiche successive dando un forte impulso alla corrente del manierismo.
Mantegna
Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 13 settembre 1506) è stato un pittore, incisore e miniaturista italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.
Si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove maturò il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città quali Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali imparò una precisa applicazione della prospettiva. Mantegna si distinse infatti per la perfetta impaginazione spaziale, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure.
Donatello
Donatello, vero nome Donato di Niccolò di Betto Bardi (Firenze, 1386 – Firenze, 13 dicembre 1466), è stato uno scultore, pittore e architetto italiano.
Artista dalla lunghissima carriera, fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei più celebri scultori di tutti i tempi.
I generi più ricorrenti:
La fontana da piazza o da giardino
La tomba con statue
Il portale con scene sacre in bassorilievo
Il monumento equestre
La figura umana singola, in gruppo, o il busto-ritratto;
Cosa cambia con la scultura rinascimentale?
La lavorazione del marmo raggiunge con Michelangelo livelli mai raggiunti di resa materica, raffinatezza e potenza espressiva.
La terracotta dipinta e invetriata e le altre tecniche di scultura policroma consentono una resa di diverso tipo.
La fusione del bronzo, abbandonata per secoli, consente ora la realizzazione di grandi monumenti equestri.
La prospettiva viene applicata al bassorilievo per aumentare la profondità spaziale
La pittura nel Rinascimento
Nasce a Firenze ma si propaga molto velocemente nelle corti signorili di altre città italiane, spesso ritenute a torto di minor importanza come ad esempio Rimini, Urbino, Perugia, dove l'interesse per il mecenatismo dei grandi signori impone la ricerca di nuove forme artistiche orientate verso il recupero delle forme classiche greca e romana che riproducono ad esempio la corretta forma e proporzione della figura umana, ridandogli un ruolo centrale nell'espressione.
Non a caso questo periodo è caratterizzato dalla "ritrattistica" del volto con la sottolineatura dei dettagli e delle sfumature prodotte dalle espressioni, ma anche una maggior attenzione è riscoperta delle dimensioni della natura che circonda l'uomo con i suoi paesaggi, la descrizione pittorica della flora e della fauna, che in molte opere diventa predominante, e dove molti artisti iniziano ad introdurre nelle proprie opere l'uso della prospettiva e di tecniche fino a quel momento non utilizzate, come la pittura a olio.
La pittura quindi inizia il suo percorso di rinnovamento o "rinascita" verso un nuovo modello espressivo e cosi è per l'architettura.
Pittori
Paolo Uccello
Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni, detto Paolo Uccello (Pratovecchio, 15 giugno 1397 – Firenze, 10 dicembre 1475), è stato un pittore e mosaicista italiano. Fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo.
Secondo quanto racconta Vasari nelle sue Vite, Paolo Uccello «non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili», sottolineando il suo tratto più immediatamente distintivo, cioè l'interesse, quasi ossessivo, per la costruzione prospettica. Questa caratteristica, unita con l'adesione al clima fiabesco del gotico internazionale, fa di Paolo Uccello una figura di confine tra i due mondi figurativi, secondo un percorso artistico tra i più autonomi del Quattrocento.
Secondo Vasari fu soprannominato "Paolo Uccelli" perché amava soprattutto dipingere animali, e in particolare gli uccelli: avrebbe amato dipingerli per decorare la propria casa, non potendo permettersi animali veri.
Piero della Francesca
Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1412 circa – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano.[1]Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.[2]
Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.[3]
La sua opera fece da cerniera tra la prospettiva geometrica brunelleschiana, la plasticità di Masaccio, la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di Beato Angelico e Domenico Veneziano, la descrizione precisa e attenta alla realtà dei fiamminghi.
Botticelli
Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, conosciuto col nome d'arte di Sandro Botticelli (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510), è stato un pittore italiano inquadrabile nella corrente artistica del Rinascimento.
In un'età dell'oro per il mondo dell'arte, il pittore ebbe una formazione di scuola fiorentina sotto Filippo Lippi e con il patronato della famiglia Medici, riuscendo a sviluppare uno stile elegante che proponeva un nuovo modello di bellezza ideale e che incarnava i gusti e la raffinatezza della società dell'epoca. La sua arte subì anche l'influenza di Andrea del Verrocchio e dei fratelli Antonio e Piero del Pollaiolo.
Eccellente ritrattista, Botticelli fu un autore poliedrico e il suo corpus spazia dai soggetti di carattere mitologico-allegorico ai soggetti di carattere religioso.
Innovazioni
LA TECNICA A OLIO
IL RITRATTO
LA RELIGIONE
PROSPETTIVA E PAESAGGIO
L'IMMAGINE ARTISTICA
LE TECNICHE
L’architettura rinascimentale ebbe le sue origini agli inizi del Quattrocento a Firenze, la formazione di questa corrente fa capo ad alcuni artisti e intellettuali come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti.
L’architettura rinascimentale è un movimento ben definibile nel tempo ed è stato suddiviso dalla critica in due diverse fasi stilistiche: il Primo Rinascimento, che si sviluppa nel 1400 e segna un punto di rottura con l’architettura gotica, e il Rinascimento Classico o Maturo,denso di elementi di continuità con la fase precedente, che comprende tutto il 1500. Vi è anche una terza fase, il Manierismo, che arriva sino al 1600 ed è da molti individuata come la fase conclusiva del Rinascimento. Tuttavia, il Manierismo può essere affrontato anche come movimento artistico a se stante, sebbene direttamente collegato al Rinascimento propriamente detto.
Architetti
Leon Battista Alberti
Leon Battista Alberti (Genova, 18 febbraio 1404 – Roma, 25 aprile 1472) è stato un architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo italiano; fu una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento.
Bramante
Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante e conosciuto anche come Donato Bramante (Fermignano, 1444 Roma, 11 aprile 1514), è stato un architetto e pittore italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento.
Palladio
Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola (Padova, 30 novembre 1508 – Maser, 19 agosto 1580), è stato un architetto, teorico dell'architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia. Influenzato dall'architettura greco-romana, anzitutto da Vitruvio, è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell'architettura occidentale
Oltre a seguire gli ordini e le colonne dell’architettura classica, altre caratteristiche dell’architettura rinascimentale comprendono trabeazione, archi, cupole, pilastri e frontoni. La trabeazione, un architrave orizzontale, si trova sopra il capitello di una colonna o su un muro e contiene una fascia non decorata, un fregio e una cornice. I frontoni rappresentano un’area triangolare, spesso abbellita con sculture in rilievo, mentre i pilastri sono principalmente elementi architettonici decorativi di un muro.
frontoni
Nel suo significato originario e generico, per frontone s'intende la parte terminale della facciata d'un edificio coperto da un tetto a due spioventi, chiusa superiormente dalle linee inclinate di esso. Gli architetti del Rinascimento, nel risuscitare o rinnovare le forme classiche, furono concordi nell'adottare il frontone, anche se discordi sulla forma e sulle proporzioni. Durante il primo rinascimento la imitazione dell'antico non impedisce il perdurare di forme ancora memori di quelle medievali, come gli acuti frontoni che decorano spesso le finestre e i portali quattrocenteschi, e quelli curvilinei o addirittura semicircolari che coronano la facciata di molte chiese di Venezia
pilastri
le colonne ioniche hanno una base quadrata o rettangolare, un plinto, che supporta le colonne scanalate e due volute – con forme spiralate – che poggiano in cima ad un rilievo intorno alla colonna.
L’abaco che si trova in cima alla colonna ionica per formare la suddivisione, una piccola fascia orizzontale smussata, potrebbe consistere in tre fasce. Gli edifici che seguono l’ordine ionico nell’architettura contengono anche un fregio, un rilievo scolpito rappresentante scene, simboli o altre caratteristiche, che avvolgono la costruzione in modo continuo. Le colonne doriche sono semplici, con una lastra piana in cima alla colonna scanalata. Dei tre, la colonna corinzia è la più elaborata, con una base sagomata e dettagliate foglie di acanto.
cupole
La cupola è una volta a calotta con perfetta simmetria centrale, con base poligonale, circolare o ellittica e profilo a semicerchio, parabola oppure ovoidale. Il significato di cupola a volte è esteso anche a qualsiasi tipo di volta, che sia a vela, a spicchi concavi o convessi, specie quando questa abbia importanza preminente nell'architettura dell'edificio.
archi
L'arco, in architettura, è un elemento strutturale a forma curva che si appoggia su due piedritti e tipicamente (ma non necessariamente) è sospeso su uno spazio vuoto.
È costituito normalmente da conci, cioè pietre tagliate, o da laterizio, i cui giunti sono disposti in maniera radiale verso un ipotetico centro: per questo hanno forma trapezoidale e sono più propriamente detti cunei; nel caso di una forma rettangolare (tipica dei mattoni) hanno bisogno di essere uniti da malta che riempia gli interstizi; essenzialmente l'arco con cunei non ha bisogno di essere sostenuto da malta, stando perfettamente in piedi anche a secco, grazie alle spinte di contrasto che si annullano tra concio e concio.
Il cuneo fondamentale che chiude l'arco e mette in atto le spinte di contrasto è quello centrale: la chiave d'arco, o, più comunemente detta, chiave di volta.
trabeazione
La trabeazione è una struttura architettonica, comprendente l'elemento orizzontale del sistema trilitico, degli ordini architettonici greco-romani ed è costituita da architrave, fregio e cornice. La trabeazione poggia sopra i sostegni verticali (colonne o pilastri) ed è normalmente di altezza uguale a un quarto dell'altezza della colonna, compreso basi e capitelli