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da Serena Salzedo mancano 4 anni

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PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA CENTRALE

Metodo di rappresentazione, che consente di costruire l'immagine di una figura su un piano, proiettando quest'ultima da un centro di proiezione posto a distanza finita.

REGOLE
5:nel caso ci fosse un gruppo di solidi si inscrivono in un rettangolo o parallelogramma o quadrato in base alla misura dei solidi.
4: la distanza dell'osservatore dal quadro prospettico è dato dal prodotto della misura più grande del solido preso in considerazione per 1,5.
3: quando si fa convergere un qualsiasi oggetto verso il PV, l'oggetto diventa automaticamente più piccolo
2: le larghezze devono essere parallele alla linea d'orizzonte e le altezze devono essere perpendicolari sempre alla linea d'orizzonte
1: tutte le linee di profondità nella fase di costruzione devono convergere nel punto dell'osservatore (PV)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
- Linea di orizzonte: retta di intersezione tra il quadro e il piano di orizzonte; - Punto di vista: posizione dell'osservatore; - Piano di terra (o geometrale) : piano su cui noi appoggiamo i piedi e quindi dove si immagina l'occhio dello spettatore; - Linea di terra: retta di intersezione fra il quadro e il piano di terra; - Raggi visuali: rette che uniscono il punto di vista con i punti che comprendono l'oggetto da rappresentare; - Quadro prospettico (Q): rappresenta il piano verticale interposto tra l’osservatore e la figura obiettiva; - Punto principale P (o distanza principale) : proiezione ortogonale di PV su Q;
NEL RINASCIMENTO

L'invenzione della prospettiva centrale è affidata a Brunelleschi, fece un esperimento con il battistero di San Giovanni.

1330-1336

Creò una tavoletta dipinta del Battistero e realizzò un foro che gli consentisse di confrontare l'edificio vero con quello rappresentato.

Metodo: trovare un punto di vista che corrisponda a quello dell'osservatore.

ORIGINI
Le figure sono ben proporzionate, con movenze naturali, e un uso del chiaro scuro.

Villa dei Misteri, Pompei.

Sviluppa con gli artisti greci dell'età classica.

VI-V secolo a. C.

Crearono le immagini con profondità, scorci prospettici e tridimensionalità.

Esiste già dai tempi degli uomini della caverna.