vbI BRAVI: sono uomini loschi e senza scrupoli, ex carcerati, al servizio dei potenti che si servono di loro per commettere scelleratezze e soprusi di ogni genere a danno degli umili
L'AVVOCATO AZZECCA-GARBUGLI: il suo mestiere consiste nell'interpretare la legge in modo che gli unici ad avere giustizia siano i potenti
Secondari
TONIO:è un uomo con un carattere allegro, alimentato da una certa tendenza al bere, e dotato di una intelligenza più che normale per un individuo della sua condizione.
GERVASO:fratello di Tonio, è un personaggio affetto da un evidente ritardo mentale che vive a casa del fratello.
PERPETUA:è la serva di don Abbondio. È molto affezionata e devota a Don Abbondio e quando può lo aiuta. dal romanzo emerge sia il suo carattere è tipico da popolana, battagliero e verace, sia il suo difetto e punto debole: l'essere un po' pettegola.
AGNESE: è la madre di Lucia, un'anziana vedova che vive con L'unica figlia in una casa posta in fondo al paese
Principali
RENZO: è lo sposo, onesto, lavoratore, imprudente e pronto a ribellarsi alle ingiustizie.
LUCIA: è la sposa, determinata e decisa a portar avanti la sua fede religiosa.
DON ABBONDIO: è il sacerdote che deve far sposare i due giovani, è codardo e arrogante.
DON RODRIGO: è colui che ostacola il matrimonio.
L’INNOMINATO: è la figura di un uomo potente è malvagio che trova la salvezza nella fede.
GERTRUDE: (la monaca di Monza) non riesce a trovare conforto nella fede, imboccando la via sbagliata.
PADRE CRISTOFORO: è il frate che aiuta i due giovani.
Temi
La vita degli umili
Protagonisti della vicenda dei promessi sposi sono gli umili, cioè il popolo, con la loro vita e i loro problemi.
Gli umili vengono rappresentati come onesti lavoratori, persone semplici che vogliono semplicemente vivere serenamente.
Lo scrittore è dalla parte degli umili, infatti i protagonisti sono proprio due contadini: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Dei protagonisti vengono elogiate le qualità come l’onore, la semplicità e l’onestà.La scelta degli umili come protagonisti è una scelta innovativa per la letteratura italiana del tempo, che si incentrava sempre e solo su personaggi famosi e sulle loro gesta eroiche, e il Manzoni si fa, con questo romanzo, portavoce dei poveri e degli umili.
La Fede
Manzoni vuole farci capire che il bene avrà sempre il sopravvento sul male e la religione riesce a convertire i malvagi. La religiosità appare in varie forme, si incontrano figure giudicate "negative" che fanno parte della cattiva chiesa (la Monaca di Monza e Don Rodrigo) e altri giudicate "positive" che appartengono alla buona chiesa (Fra Cristoforo e il Cardinale Borromeo). I personaggi della chiesa buona sono mossi dalla carità e dalla fede, mentre quelli della chiesa cattiva dall'egoismo